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GENTLETUDE, L’ATTITUDINE GENTILE

Di Jone Del Bosco

L’animo gentile è una qualità innata. Secondo noi con il neologismo  “Gentletude”,  l’attitudine gentile si acquisisce, preferibilmente durante i primi anni di vita, ma anche in seguito, anche se con un po’ di fatica in più…

E’ un dato di fatto che, laddove regna un clima disteso e sereno, anche le situazioni più difficili si riescono a risolvere con spirito collaborativo, mentre in ambienti tesi e irascibili la stessa situazione comporta un insormontabile problema di convivenza.

Semplice dare una spiegazione antropologica del fenomeno, più difficile imbastire un andamento virtuoso negli ambienti ormai degenerati, ma nostro desiderio è avviare il processo..

Come? Innanzitutto il buon esempio; l’attitudine gentile” può propagarsi, semplicemente per emulazione.

Una buona azione tira l’altra.

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Avete mai notato che quando c’è una fila ordinata, la tendenza è di mettersi in coda?

Dove c’è pulito si tende a non sporcare.

Quando tutti parlano a bassa voce nessuno urla e viceversa.

Mentre

Se c’è un assembramento si tende a sgomitare.

Se la strada è sporca non si fa neppure caso ad una cartaccia in più e se c’è frastuono si cerca di superarlo con voce ancora più alta?

Ci sono pensieri, parole,  gesti che non costano nulla e ingenerano benessere:

  • un sorriso,
  • una pacca sulla spalla,
  • un buongiorno,
  • una stretta di mano,
  • un compliment,

spesso hanno un magico effetto “a doppio taglio”:  ci fanno star bene vedendo che  gli altri ne traggono beneficio.

E tu che mi leggi quali esempi di “Gentletude” ti si sono presentati nel corso della tua giornata?

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