Come diventare
persone felici e gentili
A cura di Giacomo Papsidero
Le persone gentili sono felici per via della propria gentilezza, o quelle felici sono gentili per via della propria felicità? Noi pensiamo che se siamo persone felici, allora saremo anche persone gentili, e che se iniziamo a comportarci con gentilezza, impareremo a diventare anche felici.
.
Essere gentili significa agire con amore nei confronti degli altri. Più stiamo bene, meno ci preoccupiamo di noi stessi e siamo concentrati su altro, sugli altri. Quando siamo felici, siamo aperti e gentili.
.
Poiché la gentilezza si nutre della nostra felicità, dobbiamo capire che possiamo essere felici (e gentili!) in due modi: da una parte quella che definiremo felicità condizionata, e dall’altra quella che chiameremo felicità incondizionata.
La felicità condizionata la proviamo quando otteniamo qualcosa, quando i comportamenti degli altri sono come noi li desideriamo, quando la vita va nel verso che piace a noi. E se non accade? Semplice: non saremo felici.
La felicità incondizionata la proviamo e basta. Non stiamo bene perché ci sono amici al nostro fianco, il partner ci ama o abbiamo una buona salute. Siamo felici e basta. La felicità è dentro di noi, non viene da fuori.
.
La realtà non cambia comunque. Essere felici non risolve i problemi. Essere tristi, delusi o arrabbiati nemmeno. La felicità incondizionata la viviamo a prescindere da quello che ci accade, dipende da noi, dal nostro approccio alla vita. Se tanto un problema c’è, che senso ha viverlo anche male e soffrirne?
.
Ovviamente appare difficile, quasi impossibile, riuscire ad essere felici e basta. Ad esserlo nonostante problemi o difficoltà, malgrado i comportamenti degli altri. Per capire come puoi arrivarci ti consiglio questo approfondimento sulla felicità.
.
Se è vero che agire con gentilezza ci aiuta a diventare felici, è anche vero che spesso un gesto gentile rischia di essere una formalità che non farà stare davvero bene noi, o gli altri. Il segreto è cercare la felicità incondizionata dentro di noi, partendo, come vedremo tra due settimane, dalle nostre emozioni.