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C’ERA UNA VOLTA LA BUONA EDUCAZIONE

A cura di Micaela Munno

La nostra vita è inquinata da sgarberie, furberie, maleducazione; bisogna iniziare da piccoli ad apprendere le buone maniere ma non è mai troppo tardi rendersi conto di come regole equilibrate e  rispetto per gli altri siano necessari per vivere meglio.

Una volta si insegnava la buona educazione, le persone avevano rispetto degli adulti e anche dei più piccoli, si dava persino del “Voi” o del “Lei”, a parenti, nonni, genitori. Non si rispondeva mai scortesemente ai genitori. Ma a poco a poco, con il passare degli anni, qualcosa è cambiato, la buona educazione e il vivere comune, sono andati persi. Oggi sembra che non ci sia più educazione e rispetto per le persone, si è diventati più egoisti e si pensa solo a se stessi. La maleducazione rende la vita più arida, l’indifferenza verso e dagli altri toglie il piccolo aiuto quotidiano della gentilezza e dell’armonia.

Buone maniere, ricordo di altri tempi

Sembra allora che le buone maniere siano un ricordo di altri tempi; al volante, a tavola, in ufficio, a scuola, la cattiva educazione ha preso il sopravvento.

Tutti i giorni siamo in presenza di episodi di cattiva educazione, dall’automobilista che ignora totalmente la presenza di pedoni che cercano invano di attraversare la strada, il signore che porta a spasso il cane evitando di raccogliere i suoi bisogni, chi grida al cellulare pensando che il mondo intero debba essere interessato ai fatti suoi, chi getta dal finestrino carte e cartacce, chi parcheggia sulle strisce o sul marciapiede impedendo ai pedoni il passaggio, chi camminando sul marciapiede tra il viavai della folla ti viene addosso e non chiede neanche scusa perché evidentemente pensa che lo spazio sia solo suo, o peggio chi non lascia il passaggio ai più anziani costringendoli a fermarsi in un angolino…l’elenco potrebbe essere molto lungo.

La buona educazione è qualcosa di interiore, una grammatica, trasmessa dalla famiglia e illimitata, non si finisce mai di imparare.

“L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall’altra” (Mandela)

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Le cose da insegnare ai bambini

La regola fondamentale, per i genitori, è essere educati. I bambini emulano il comportamento dei genitori, se vedono che i loro genitori si rivolgono in modo gentile agli altri, che dicono grazie o per favore, che salutano entrando ed uscendo da un negozio o dalle case altrui allora anche loro si comporteranno di conseguenza. Gli adulti, dunque, devono ricordasi il significato delle regole di buona educazione e scegliere quelle regole di base importanti per i bambini.

Il saluto gentile, gesto di rispetto e espressione di amicizia; l’attenzione verso gli anziani, le donne incinte, i malati, che devono essere favoriti; lo stare in silenzio nei luoghi pubblici ed evitare di interrompere le altre persone mentre parlano; non giocare con gli oggetti degli altri senza il permesso di farlo; a tavola, non alzarsi prima degli altri, in quanto vorrebbe significare: non voglio condividere con te, non girare per casa fra una portata ed un’altra; non buttare immondizie per terra.

Importante, inoltre, riuscire a dare ordini allegramente e con determinazione, in modo da rendere simpatiche le regole stesse anche ai bambini, trasmettendo loro che il mondo non è a loro disposizione ma bisogna imparare a rispettare gli altri e soprattutto farsi rispettare.

L’educazione ci fa vivere meglio

La parola “educazione” non deve essere ritenuta una cosa medievale; essere educati non vuol dire essere deboli e subire sempre la volontà degli altri, bensì, accantonare ogni forma di prevaricazione e di arroganza nei confronti degli altri.

L’educazione è lo strumento che ci fa ricordare che esistono anche gli altri e ci fa apprezzare la libertà individuale. Spesso significa semplicemente prestare attenzione agli altri e solo imparando il rispetto per gli altri si può capire se anche gli altri ci rispettano. La persona educata, dunque, è una persona migliore per gli altri e per se stessa, sa  vivere bene e gustarsi la vita, contrariamente, a coloro che sono scontrosi e arrabbiati con il mondo. Solo sforzandoci ad adottare queste norme di buona educazione, riusciremo a vivere in armonia ed elevare il livello di civiltà della nostra società.

“L’educazione è il pane dell’anima” ( Mazzini)

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